Dalle promesse mancate della politica di pancia alle leve emozionali di un’opposizione a misura di Bestia, cade il Governo Conte ed inizia l’era di transizione del governo Draghi chiamato a traghettare l’Italia pandemica sulle rotte di una reale campagna vaccinale a difesa del PIL nazionale.
Non c’è scelta dopo il tavolo fatto saltare dal Matteo Renzi. Il presidente della Repubblica Mattarella convoca Mario Draghi per la creazione di “un governo di alto profilo“. L’insofferenza causata dall’inefficienza della politica di pancia praticata tanto dalla maggioranza quanto dall’opposizione nella definizione e propagazione delle disposizioni anti-covid, ha determinato le condizioni per la proposta di un nuovo governo tecnico oggi varato con la convocazione di Mario Draghi al quirinale. Sul tavolo c’erano le trattative per il Conte Ter ma l’M5S si spacca e così il centrodestra, non dando alcuna garanzia di condizioni per il voto. La maggioranza, che nel corso di tutto il 2020 è stata erroneamente inquadrata come “governo”, cerca il dialogo con l’opposizione troppo tardi, dialogo per lungo tempo evitato dallo stesso centrodestra, e la leva applicata da Renzi fa saltare le trattative con il minimo sforzo.
La scelta di Mattarella è conseguente: sul banco c’è un PIL sotto assedio e in caduta libera, per quanto la manifattura sia ancora un argine efficiente. Draghi è la chiave per una comunicazione d’intenti a respiro europeo per un unico obiettivo: la messa in opera di una campagna vaccinale non fondata sulla menzogna speculativa che “gli italiani devono essere convinti” ma sull’evidenza che i ritardi nelle forniture dei vaccini, le posizioni no-vax di gruppi di operatori sanitari, la mancanza di personale, l’inadeguatezza di disposizioni fondate su decisioni regionali piuttosto che comunali con conseguente sovraccarico operativo, l’assenza di una regia nazionale che crei comunione d’intenti senza fraintendimenti, considerati i mandati europei assegnati all’Italia per l’infialamento delle dosi vaccinali, stanno mettendo a rischio il PIL nazionale minandone il valore su base mensile oltre qualsiasi sostenibile soglia di tolleranza.
“La consapevolezza dell’emergenza richiede risposte all’altezza della situazione ed è con questa speranza che rispondo all’appello” – dichiara Mario Draghi, già governatore della Banca centrale europea ricevendo l’incarico di nuovo presidente del Consiglio italiano in un momento estremamente difficile qual è quello creato dalla terza ondata della pandemia con le sue varianti che non conoscono il negazionismo. Sfide da superare tra breve e lungo termine: “vincere la pandemia, completare la campagna vaccinale, offrire risposte ai problemi quotidiani, rilanciare il Paese“. Nel 2006, l’allora governatore Bce sottolineava l’importanza di una “rivoluzione produttiva generata dall’avvento delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione con un adeguamento del capitale umano e organizzativo alle nuove tecnologie“. Tecnologie oggi dominanti, che richiedono un utilizzo edulcorato da comunicazione di pancia.