L’intervista di Radio Radio Tv al Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi pubblicata su youtube con il titolo evocativo SFATATO IL MITO DELL’IMMUNITA’ VACCINALE sull’onda dello scontro di propagande green pass Si o No al centro del dibattito politico per il nuovo decreto anticovid – e al netto delle opinioni espresse nei minuti precedenti il contributo del presidente Magi – aiuta a comprendere i limiti dell’informazione vaccinale affidata ai medici: “il problema è la giusta e corretta comunicazione. L’alleanza medico paziente è fondamentale. Per vaccinare non ci vuole diffidenza, ci vuole alleanza e in qualche modo essere colpiti. Il messaggio che deve passare è di convincimento dell’importanza della vaccinazione ma è difficile trovare un medico comunicatore. Molto spesso non sa comunicare. Alle volte l’empatia è fondamentale per comunicare in maniera corretta. Bisognerebbe che nelle facoltà di medicina s’insegnasse come comunicare con il paziente. Meglio dire non sappiamo niente che dare un proprio parere facendolo passare come evidenza scientifica. L’evidenza scientifica si ha nel tempo, è chiaro che non abbiamo un’esperienza di vaccini come l’abbiamo con quelli storici”. Dopo un anno e mezzo di pandemia delle opinioni, dovrebbe essere fuori discussione l’importanza delle fonti ufficiali e accreditate per la formazione responsabile di opinioni personali a prova di fake news sulla campagna vaccinale.
I coronavirus sono virus a Rna, ricorda l’ISS nelle sue faq, e in quanto tali “evolvono costantemente attraverso mutazioni del loro genoma. Le mutazioni puntano ad ottenere vantaggi selettivi: attraverso una maggiore trasmissibilità, una maggiore patogenicità con forme più severe di malattia o la possibilità di aggirare l’immunità precedentemente acquisita da un individuo o per infezione naturale o per vaccinazione“. La natura di un virus è quella di infettare e di migliorarsi per superare le difese dell’ospite. Nozioni base in Virologia Generale. Un vaccino ha lo scopo d’impedire al virus di replicarsi e diffondersi migliorato. Cosa accade quando un vaccinato e un non vaccinato entrano in contatto con il covid: il vaccino riesce a contenere il virus impedendogli di replicarsi; il virus può replicarsi senza riserve in una persona non vaccinata e nel farlo potrebbe mutare. Lo scopo del virus è quello di migliorarsi in una variante resistente al vaccino: le mutazioni di un virus sono tentativi casuali di superare le difese dell’ospite; lo scopo del vaccino è quello di sviluppare anticorpi che sappiano riconoscere i tentativi del virus come elementi estranei alla cellula infettata.
L’ISS ricorda che i coronavirus sono a Rna, virus che generano moltissime mutazioni a differenza di quelli a Dna il cui tasso di mutazione è minimo e genera raramente mutanti. Il motivo di questa differenza sta nel ruolo dell’Rna nell’equilibrio cellulare. La dimostrazione di forza dei coronavirus sugli esseri umani arrivata con il Covid è stata tale da richiedere una reazione altrettanto forte: la prima volta dei vaccini a Rna. L’obiettivo, ISS informa, era quello di iniettare il virus indebolito nell’ospite perché il suo sistema immunitario potesse imparare a difendersi da “una particolare proteina, detta proteina ‘spike’, che è quella che il virus utilizza per ‘attaccarsi’ alle cellule. La cellula produce quindi da sola la proteina ‘estranea’, che una volta riconosciuta fa attivare la produzione degli anticorpi“. La creazione di una proteina in una cellula avviene grazie alle informazioni trasferite dall’Rna messaggero (mRna), il cui compito è quello di istruire i Ribosomi sulle specifiche della proteina da sintentizzare. I virus a Rna infettano distribuendo le informazioni necessarie per sintesi estranee al codice DNA della cellula ospite. Un tentativo di colpo di stato a tutti gli effetti.
Un vaccino potrebbe essere per sempre con virus inibito nei suoi tentativi mutanti. Questo è possibile solo in presenza di una copertura vaccinale ideale e quindi, quando si tratta di un virus diffuso a livello globale, ogni decisione presa da un nazione potrebbe avere ripercussioni su tutte le altre. Il Delta è la variante indiana. Prima ancora si parlava di variante brasiliana e ancora prima di variante inglese. Il Comitato WHO è stato chiaro a riguardo: “I paesi con accesso avanzato ai vaccini e sistemi sanitari ben dotati di risorse sono sotto pressione per riaprire completamente le loro società e rilassare il PHSM. I paesi con accesso limitato ai vaccini stanno sperimentando nuove ondate di infezioni, vedendo l’erosione della fiducia pubblica e la crescente resistenza al PHSM“, le conseguenze sono decisioni politiche a livello locale “sempre più divergenti, che si rivolgono a bisogni nazionali ristretti, che inibiscono un approccio armonizzato alla risposta globale“. Se l’obiettivo europeo è quello di arginare l’arrivo di una possibile quarta ondata, in Africa la terza reale ondata è favorita da una virulenza Delta fuori controllo per l’assenza di copertura vaccinale.
Per maggiori informazioni: Pillole di informazione su covid e vaccini in Italia indica alcune fonti, risorse ufficiali e istituti demandati alle analisi di dataset, proiezioni e studio del virus sui territori di competenza.
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— Istituto Superiore di Sanità (@istsupsan) July 20, 2021