Il Decreto Legge del 23 luglio assegna al titolare e ai gestori di una struttura ricettiva il compito di verificare che i propri ospiti siano provvisti di certificazione. Questa procedura è applicabile con un sistema di controllo smart previsto e fornito dal Ministero della Salute, utilizzabile anche senza connessioni alla rete. Lo snellimento dei controlli basato su QR-Code avviene su dispositivo mobile con l’App di controllo nazionale VerificaC19 scaricabile da App Store e Google Play. In ottemperanza alle norme, il personale della struttura può richiedere agli ospiti i documenti d’identità necessari a verificare la corrispondenza con il risultato dell’app. Le norme prevedono il controllo per servizi erogati al chiuso.
Servizi all’aperto quali bar, lounge, ristoranti, piscine, centri benessere e spiaggia sono esenti dal check green pass, a meno di nuove normative atte ad aumentare la risposta di contenimento. I minori esclusi per anagrafica dalla campagna vaccinale e gli esenti provvisi di certificazione medica sono esclusi dall’esibizione al chiuso del green pass. L’estate turistica italiana prosegue sulle direttive dell’ultimo decreto covid con nuove regole e riforme attese per l’inizio di settembre, mentre i fautori del no greenpass, fomentati da propagande mirate non solo in Italia, vanno a caccia di certificazioni false su Telegram – non avendo chiaro che seppure il QR-Code sia fasificabile, non regge la Verifica C19.