“Se lavori in Amazon, Google o Microsoft, ora è il momento di fare un po’ si rumore” – Eva Galperin, direttrice della Cybersecurity per la Electronic Frontier Foundation (EFF), in tweet endorsement sul contenuto di un articolo pubblicato da Business Insider così come sintetizzato da Jathan Sadowski nel suo tweet del 5 settembre: “Amazon, Google, Microsoft sono in competizione per un contratto ICE da 300 milioni di dollari“, il cui obiettivo è quello di creare uno strumento di data mining capace di estrarre e analizzare informazioni su chiunque – “non immigrati, immigrati, cittadini statunitensi o residenti permanenti legali” – per individuare qualsiasi lavoratore o impiegato non autorizzato.
“Lo strumento attinge a migliaia di fonti, inclusi filmati di sorveglianza, dati biometrici e dei social media. I contratti per il programma valgono fino a 300 milioni di dollari, secondo i documenti ottenuti da Insider” – descrive la sinossi dell’articolo scritto da Caroline Haskins per Business Insider, 1 settembre. I documenti ottenuti dall’Insider, visionabili su DocumentCloud per consultazione, coprono oltre un anno di attività dal gennaio 2020. Il Questions and Answers for Request for Information (RFI) ICE-HSI-2021-RAVEN del 7 gennaio 2021, dettaglia i perché dell’interesse big tech anche nel fornire (al) personale un mix di competenze “per supportare la piattaforma e lo sviluppo di strumenti analitici“.
Il passaggio evidenziato in Qestions and Answers specifica che fin dal primo appalto “il governo cerca di migliorare il programma di analisi dei dati HSI offrendo storage e software analitico di nuova generazione. A tal fine, il governo richiede servizi di supporto all’appaltatore che possano soddisfare obiettivi di alto livello“, come quelli descritti nel paragrafo precedente. L’interesse delle tre big tech venne confermato durante un DHS ICE Industry Day di inizio anno con focus ICE RAVEn: “Entro la fine di settembre, ICE dovrebbe assegnare tre contratti, per un valore totale di 300 milioni di dollari” per la creazione e il mantenimento del sistema di analisi investigativa fino al 2025.