“La sinistra ha votato per mandarmi a processo per ‘sequestro di persona’, un processo che doveva cominciare oggi a Palermo ma che il giudice ha rinviato a sabato 23 ottobre” – Matteo Savini in tweet 15 settembre – “La mia colpa? Aver contrastato scafisti e trafficanti, aver azzerato gli sbarchi di clandestini, aver salvato vite innocenti, aver difeso l’Italia e protetto gli Italiani. In quel Tribunale, dove di solito si processano i mafiosi, io ci andrò a testa alta“. Il rinvio della prima udienza del processo, già noto nella giornata del 14 settembre, relativo al caso Open Arms è stato deciso dal giudice Roberto Murgia, presidente della II Sezione penale del Tribunale di Palermo, per l’assenza di questioni preliminari.
L’accusa “rappresentata dai sostituti Giorgia Righi e Calogero Ferrara, sostituto della Procura penale europea” – riporta il Giornale di Sicilia, non avendo questioni preliminari da risolvere è stata invitata “a citare i primi test da convocare per la prossima udienza che si terrà nell’aula bunker del carcere palermitano di Pagliarelli“. Questionabile l’azzeramento degli sbarchi di migranti rivendicato dal leader della Lega come la percezione migranti proposta nell’ideale di aver difeso l’Italia e protetto gli Italiani, è non questionabile l’impegno dell’allora Ministro dell’Interno nel contrastare il business del traffico dei migranti coerentemente agli accordi pregressi tra il governo italiano e il governo libico.
La reazione della Ong Open Arms alla data della prima udienza fissata per il 23 ottobre, con Marc Reig Creus e Ana Isabel Montes Mier citati come testimoni, ieri in tweet: “La prima udienza a carico dell’ex Ministro Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto atti ufficio per nostra Missione 65, prevista per oggi presso Trib Palermo, è stata rinviata al 23 di ottobre. Ci saremo“. Il Recap Missione 65 (PDF) prodotto dalla Ong spagnola, le cui difficoltà iniziarono il 2 agosto 2019 con il rifiuto di Malta alla richiesta di porto sicuro e al rimando dell’Italia alle autorità maltesi, sintetizza la timeline degli eventi includendo in allegato i Decreti Tar Lazio, sequestro preventivo e dissequestro.