
Kabul update: about NATO?
“Funzionari statunitensi a Kabul hanno fornito ai talebani un elenco di nomi di cittadini americani e alleati afghani titolari di carta verde per agevolarne l’ingresso nel perimetro
“Funzionari statunitensi a Kabul hanno fornito ai talebani un elenco di nomi di cittadini americani e alleati afghani titolari di carta verde per agevolarne l’ingresso nel perimetro
La prima nuvola di polvere si alza sull’aeroporto di Kabul intorno alel 18:30, ora afghana. Poi gli spari e almeno altri due attacchi kamikaze. Il C-130j dell’aviazione
La narrativa che indica le operazioni di ricerca e salvataggio (SAR) in mare come pull factor (“fattore d’attrazione”) dei flussi migratori irregolari fu oggetto di uno storytelling
Dalle 24 ore senza supporto AFM ne trascorrono altre 10 senza aggiornamenti di rilievo dalle autorità maltesi e dalle unità coordinate dal comando EUNAVFOR MED IRINI a
Le Forze Armate di Malta ieri non sono intervenute per soccorrere un’imbarcazione con almeno 100 persone a bordo segnalata da Alarm Phone. Il salvataggio è avvenuto solo
Per tutta la giornata di ieri, Sea-Watch (dal cui tweet lo screen in copertina) monitora la situazione di 80 persone in difficoltà su un’imbarcazione in SAR maltese.
La prima segnalazione è arrivata questa mattina da Alarm Phone, contattata dall’imbarcazione con a bordo 80 persone in fuga dalla Libia. Individuati dal Moonbird di Sea-Watch International
#NonPoteteNonGuardare e #NienteAccordiConLaLibia sono gli hashtag che accompagnano l’evento in programma il 14 luglio 2021 a Roma, davanti Montecitorio, alla vigilia del rinnovo dei finanziamenti alla Libia nel quadro delle missioni internazionali che coinvolgono l’Italia, dopo l’audizione alle commissione congiunte Esteri e Difesa di Camera e Senato di ActionAid, Amnesty International e Medici Senza Frontiere per i gravi profili di criticità riscontrati nel Decreto Missioni. Organizzazioni e associazioni umanitarie, riunite, chiedono “l’evacuazione delle persone rinchiuse nei centri di detenzione libici, l’estensione dei canali di ingresso regolari per persone migranti e rifugiate, il ripristino di un sistema istituzionale di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale e il riconoscimento del ruolo essenziale svolto dalle ong per la salvaguardia della vita in mare”.
Lo stallo autoindotto dell’Unione europea nelle parole del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel: “bisogna attivare le diverse leve per tentare di prevenire questi movimenti di migrazioni